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Transizione 5.0: Un’opportunità per le imprese italiane

L’incentivo Transizione 5.0 (Link Ministero delle Imprese e del Made in Italy ) rappresenta una spinta significativa per le imprese italiane che intendono investire in progetti di innovazione tecnologica e digitale. Questo strumento, introdotto dal Governo, mira a favorire la transizione verso un modello produttivo più sostenibile ed efficiente.

La comunicazione preventiva

La comunicazione preventiva è il primo passo concreto che un’impresa deve compiere per accedere ai benefici di Transizione 5.0. Si tratta di una richiesta formale che viene inviata al GSE (Gestore Servizi Energetici) per comunicare l’avvio di un progetto di innovazione e richiedere un’anticipazione del credito d’imposta.

Piattaforma Informatica «Transizione 5.0» accessibile dall’Area Clienti del sito istituzionale del GSE

Il GSE, una volta ricevuta la comunicazione, accantona una parte dei fondi disponibili per il progetto, garantendo così all’impresa la possibilità di accedere all’incentivo. La comunicazione preventiva permette al GSE di valutare la fattibilità del progetto e di verificare che rispetti i requisiti previsti dal bando.

Come funziona la procedura

  1. Pianificazione del progetto: L’impresa definisce nel dettaglio il progetto di innovazione, indicando gli obiettivi, gli investimenti previsti e i benefici attesi.
  2. Presentazione della comunicazione: La richiesta, corredata da tutta la documentazione necessaria, viene trasmessa telematicamente al GSE attraverso la piattaforma dedicata.
  3. Verifica del GSE: Il GSE esamina la domanda per verificare la completezza e la correttezza delle informazioni fornite.
  4. Assegnazione del credito d’imposta prenotato: Entro cinque giorni lavorativi dalla presentazione della domanda, il GSE comunica all’impresa l’importo del credito d’imposta che potrà utilizzare in compensazione.
  5. Realizzazione del progetto: L’impresa procede con la realizzazione del progetto di innovazione, nel rispetto delle condizioni stabilite.
  6. Comunicazione di completamento: Al termine del progetto, l’impresa invia al GSE la comunicazione di completamento, allegando tutta la documentazione attestante le spese sostenute.
  7. Definizione del credito d’imposta: Il GSE verifica la documentazione e comunica all’impresa l’importo definitivo del credito d’imposta utilizzabile.

Benefici della Transizione 5.0

L’incentivo permette alle imprese di finanziare progetti di innovazione tecnologica e digitale, favorendo lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi. Gli investimenti sostenuti grazie all’incentivo contribuiscono a migliorare l’efficienza e la competitività delle imprese sul mercato.
La Transizione 5.0 promuove l’adozione di tecnologie e soluzioni più sostenibili, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.

La Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità unica per le imprese italiane di cogliere le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità ambientale. La comunicazione preventiva è il primo passo fondamentale per accedere a questo importante strumento di sostegno.

Certificazioni del Risparmio Energetico e Soggetti Abilitati
L’articolo 15 del Decreto 24 luglio 2024 si concentra su un aspetto fondamentale per l’accesso alle agevolazioni previste dal Piano Transizione 5.0: la certificazione del risparmio energetico.

Questo documento, redatto da soggetti specificamente abilitati, attesta la reale riduzione dei consumi energetici conseguente agli investimenti effettuati dalle imprese.

Le certificazioni del risparmio energetico sono documenti tecnici che attestano:

  • La misurazione del risparmio energetico effettivo: Quantificano numericamente la riduzione dei consumi energetici ottenuta grazie agli interventi realizzati.
  • La conformità dell’intervento alle normative vigenti: Verificano che l’intervento sia stato realizzato nel rispetto delle norme tecniche e legislative in materia di efficienza energetica.
  • La correttezza dei dati e delle informazioni fornite: Garantiscono l’attendibilità dei dati utilizzati per il calcolo del risparmio energetico.

Soggetti Abilitati al Rilascio delle Certificazioni
L’articolo 15 individua con precisione i soggetti che sono abilitati a rilasciare le certificazioni tecniche per il risparmio energetico. Questi professionisti devono possedere specifiche competenze e qualifiche, al fine di garantire la qualità e l’affidabilità delle certificazioni rilasciate.

In particolare, sono abilitati al rilascio delle certificazioni:

Esperti in gestione dell’energia (EGE): Professionisti certificati secondo la norma UNI CEI 11339, specializzati nella gestione energetica degli edifici e degli impianti.
Energy Service Company (ESCO): Società specializzate nella fornitura di servizi energetici, certificate secondo la norma UNI CEI 11352.
Ingegneri: Iscritti alle sezioni A e B dell’albo professionale, con competenze specifiche nel settore dell’efficienza energetica.
Periti industriali e periti industriali laureati: Iscritti all’albo professionale nelle sezioni “meccanica ed efficienza energetica” e “impiantistica elettrica ed automazione”, con comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi.

Importanza della Certificazione
La certificazione del risparmio energetico riveste un ruolo cruciale nell’ambito delle agevolazioni previste da Transizione 5.0, in quanto rappresenta un requisito fondamentale per accedere all’incentivo. Senza la certificazione, l’impresa non potrà ottenere il credito d’imposta.
La certificazione inoltre assicura che i dati relativi al risparmio energetico siano accurati e verificabili.
L’articolo 154 introduce una norma importante per garantire la qualità e l’affidabilità delle certificazioni energetiche necessarie per accedere alle agevolazioni previste da Transizione 5.0.

La scelta di professionisti qualificati e l’adozione di procedure certificate sono fondamentali per assicurare la corretta applicazione delle misure di sostegno all’efficienza energetica.