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SOVRAINDEBITAMENTO: DOPPIO ACCOGLIMENTO DELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE – Stralciati debiti da 394.000 € a 74.000,00 € ed a 64.000,00 € per i coniugi. Accantonamento canoni di locazione per consentire FRESH START

Il Tribunale di Bergamo, II Sez. Civile, in persona del G.D. Dott.ssa  Laura De Simone, in data 02.08.2020, ha emesso il provvedimento apertura di liquidazione dei beni, sulla base di due distinte relazioni particolareggiate elaborate interamente dall’Avv. Monica Mandico, n.q. di Gestore della crisi nominata dall’OCC, e designata quale futuro liquidatore della procedura.

Le procedure risultavano particolarmente complesse, in quanto, sebbene fossero state presentate due diverse istanze dai coniugi debitori, vi erano varie connessioni oggettive tra i debiti contratti e le procedure esecutive che si perpetravano a danno degli stessi.

Trattasi di una giovane coppia di coniugi siciliani, trasferitisi al nord in cerca di un impiego stabile, con l’aiuto economico di amici e parenti. Allorquando il marito inizia a trovare impiego come operaio, nascono i due figli, successivamente anche la moglie trovava lavoro come operaia presso la medesima azienda ed entrambi decidono di acquistare casa. Gli imprevisti tuttavia dovuti ad un incidente autostradale, le spese familiari in aumento, facevano entrare la famiglia nella spirale delle carte rotative e del credito al consumo non riuscendo più ad onorare le obbligazioni assunte e le ingenti somme richieste per pagare gli oneri condominiali, acquisto auto ecc…

Il provvedimento in questione è degno di nota, in quanto il Giudice, grazie alla ricostruzione delle ragioni che hanno determinato l’insolvenza dei ricorrenti, elaborata in maniera esaustiva dall’avvocato Mandico, innanzitutto sotto il profilo soggettivo, opera un’interpretazione estensiva del concetto di debitore di cui all’ art. 6 L. n. 3/2012, applicandola a tutti i componenti di una famiglia che versi nella situazione astrattamente prevista dalla norma. Viene ammessa quindi una procedura congiunta attraverso la riunione delle due istanze in un unico procedimento.

Elemento più importante è sicuramente lo stralcio della debitoria complessiva di fatti con un’esposizione debitoria complessiva di 394.196,78 € vi è una falcidia notevole e la famiglia andrà a pagare soltanto 112.800,00 derivanti dalla liquidazione dell’immobile oltre ad una piccola quota del reddito dei coniugi per la durata di 4 anni.

A tal proposito è importante sottolineare che il Giudice, preso atto attraverso la relazione dell’OCC, della necessità dei coniugi di servirsi di un mezzo di trasporto per andare a lavoro, accoglie la richiesta dell’Avvocato Mandico, di escludere dalla liquidazione dei beni un’autovettura di titolarità della debitrice, che altrimenti sarebbe stata destinata alla soddisfazione del ceto creditorio, così come prevederebbe astrattamente la legge.  

Un aspetto fondamentale di questa procedura riguarda la previsione di una spesa futura per i coniugi di € 550,00, oltre alle spese familiari quantificate, per il pagamento, dopo i 4 anni, di un canone di locazione, a seguito della liquidazione della casa coniugale. Va considerato infatti che proprio il Giudice, in ragione del beneficio esdebitatorio finale – che è la ratio sottesa all’intera disciplina sul sovraindebitamento- postula che una porzione dei debiti vada opportunamente pagata attraverso una piccola porzione mensile dei redditi percepiti dai coniugi, ma che tuttavia ciò consenta ai debitori di sostenere le spese dedotte e riconosciute congrue ad un tenore di vita dignitoso.

Va sottolineata inoltre l’applicazione dell’art. 14 quinquies comma 2 l. n. 3/2012 alle cessioni del quinto e alle delegazioni di pagamento in favore della Credem, le quali, dietro richiesta del Gestore, Avv. Monica Mandico, all’interno delle due relazioni particolareggiate, sono state qualificate come crediti futuri e quindi come tali, non opponibili alla procedura di Liquidazione del patrimonio. (Cass. 17 gennaio 2012 n. 551; Cass. 31 maggio 2005 n. 17590)

L’Autorità Giudicante, apprezzando positivamente la fattibilità delle relazioni depositate e la meritevolezza della famiglia debitrice, dichiara aperta la procedura di liquidazione dei beni dei coniugi e nomina l’Avv. Mandico liquidatore.

Un’altra grande soddisfazione per lo Studio Mandico and Partners che ha ottenuto un doppio accoglimento, assolutamente non prevedibile, ha dato la possibilità ad un’altra famiglia, soffocata dal sistema dell’accesso al credito al consumo, di estinguere le numerose obbligazioni contratte, ottenere l’esdebitazione e beneficiare della cd. Fresh start!

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