Quando il credito non è legittimo: Intermediario finanziario rinuncia
La segnalazione presso i sistemi di valutazione del credito, può nascere a volte da situazioni che non sono legittimate.
Tanto è capitato al nostro cliente e al coniuge, entrambi segnalati in Centrale Rischi, per un importo di circa 30.000 euro.
Tale segnalazione ha avuto notevoli ripercussioni sia sulla vita economica, avendo un attività di import/export di frutta, alla quale sono state poi bloccate le linee di credito, ma anche nella situazione familiare.
L’Avvocato Monica Mandico, coadiuvata dal collega di studio Fabio Nobili, con ricorso presso Arbitro Bancario Finanziario di Napoli richiedeva di:
- Accertare e dichiarare l’illegittimità della segnalazione del nominativo del ricorrente presso i sistemi di valutazione del credito per tutte le motivazioni esposte nella narrativa del ricorso; – Per l’effetto, ordinare l’immediata cancellazione, con effetto retroattivo del nominativo nella centrale rischi di BI e nelle eventuali altre banche dati;
- Per l’effetto, condannare [l’intermediario], in persona del legale rappresentante pro tempore, al pagamento di una somma, a titolo di danno patrimoniale patito dal ricorrente, ovvero alla maggiore o minor somma determinata dal Collegio Arbitrale, oltre rivalutazione monetaria e interessi legali della domanda sino all’effettivo soddisfo;
In seguito all’istruttoria intercorsa, l‘Intermediario Bancario dichiarava:
- “che a seguito del ricevimento del citato ricorso e preso atto di nuovi elementi di valutazione emersi, la Scrivente ha ritenuto opportuno procedere alla chiusura della posizione in esame, rinunciando al residuo credito, con conseguente cessazione dell’invio di ogni segnalazione negli archivi della Centrale dei Rischi di Banca d’Italia rettificando, altresì, le iscrizioni pregresse poiché venuti meno i presupposti legittimanti la segnalazione “a sofferenza”.
Per l’effetto il Collegio di Napoli dichiarava cessata la materia del contendere.
Il Cliente dello studio Mandico&Partners, segnalato dall’avvocato Cecilia Gargiulo, grazie alle legittime e fondate tesi difensive portate avanti dai legali, ha visto “sparire” il proprio debito, ritornando libero di poter accedere al credito.