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Proroga fino al 30.6.2021 del BLOCCO sfratti e procedure esecutive sulla prima casa

Il Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2020, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, nonché di esecuzione della decisione (UE, Euratom) 2020/2053 del Consiglio del 14 dicembre 2020.

 

Il Consiglio dei Ministri ha, così approvato il testo del decreto Milleproroghe, «salvo intese tecniche».

 

Il decreto proroga fino al 30 giugno 2021 la sospensione dell’esecuzione dei cosiddetti “sfratti per morosità” (provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze), degli sfratti relativi a immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari e degli sfratti aventi ad oggetto l’abitazione principale del debitore.

 

Gli sfratti erano stati  sospesi fino al 31 dicembre 2020 e, grazie al Decreto Milleproroghe, il blocco è stato ulteriormente prorogato fino al 30 giugno 2021, ma con alcuni limiti.

 

Difatti non sarà possibile, eseguire un provvedimento di sfratto nei seguenti casi:

 

mancato pagamento del canone;

alla scadenza;

ai provvedimenti di rilascio con data successiva all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati abitati dal debitore e dalla sua famiglia.

 

Nel testo del Milleproroghe si legge:

 

“14. La sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, prevista dall’articolo 103, comma 6, del decreto – legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, è prorogata sino al 30 giugno 2021 limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione, ai sensi dell’articolo 586, comma 2, c.p.c., del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari. 15. All’articolo 54 – ter del decreto – legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole “fino al 31 dicembre 2020” sono sostituite dalle seguenti: “fino al 30 giugno 2021”

 

 

 

 

 

Il Governo ha dovuto scegliere tra gli inquilini e i proprietari degli immobili. Sul punto durissima è stata la reazione di Confedilizia, che  difende gli interessi dei proprietari degli immobili : “Si tratta di una decisione da irresponsabili, che si deve anche a sindacati degli inquilini interessati all’ideologia anziché alla salvaguardia dell’affitto”. In sostanza, secondo l’associazione, “si fa carta straccia delle decisioni dei giudici che hanno stabilito di restituire ai proprietari i loro immobili e si legittimano situazioni di illegalità consolidate”. Inoltre, reclama Confedilizia, non viene predisposto “alcun risarcimento per le vittime di questa vera e propria requisizione e dopo aver chiesto loro persino di pagare l’Imu”. Poi un invito al Governo: “Leggano le testimonianze delle vittime del blocco sul nostro sito, proveranno vergogna”. Saranno 16 in totale i mesi di blocco, segnalano su Twitter, chiedendo anche che “l’opposizione si manifesti”.

 

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