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Prelievi Fraudolenti: La Cassazione Rafforza la Tutela dei Consumatori

La banca deve risarcire i clienti, salvo prova di una colpa grave da parte loro

In una recente ordinanza n. 23683, pubblicata oggi, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale a tutela dei consumatori: in caso di prelievi fraudolenti effettuati tramite carta di credito o debito, la banca è responsabile se non riesce a dimostrare che il cliente abbia agito con colpa grave. Questa decisione rappresenta una svolta significativa nel rapporto tra banche e clienti, rafforzando la posizione di questi ultimi di fronte a situazioni di frode.

La Suprema Corte ha accolto il ricorso di una cliente che aveva subito prelievi fraudolenti dal proprio conto corrente. La banca, da parte sua, aveva sostenuto che la cliente non aveva prestato sufficiente attenzione alla custodia della propria carta e del PIN, e che quindi era responsabile di quanto accaduto.

Tuttavia, la Cassazione ha respinto questa tesi, affermando che la responsabilità principale incombe sulla banca. Quest’ultima, in quanto professionista, è tenuta ad adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei servizi di pagamento. Pertanto, se un cliente subisce un prelievo fraudolento, spetta alla banca dimostrare che ha fatto tutto il possibile per prevenirlo e che la colpa è esclusivamente attribuibile al cliente.

Questa sentenza offre ai consumatori una maggiore tutela in caso di frodi bancarie. In pratica, significa che:

  • È la banca che deve dimostrare di aver adottato tutte le misure di sicurezza necessarie e che la colpa del prelievo fraudolento è esclusivamente attribuibile al cliente.
  • I clienti che subiscono una frode potranno richiedere più facilmente il rimborso delle somme sottratte, senza dover dimostrare di essere stati particolarmente diligenti.
  • La sentenza dovrebbe spingere le banche a investire in sistemi di sicurezza sempre più sofisticati per proteggere i conti dei propri clienti.

E’ comunque importante che i consumatori adottino alcune precauzioni per proteggere i propri dati:

  • Custodire con cura la carta e il PIN, evitando di comunicare a terzi il proprio PIN e non annotare il codice su documenti che potrebbero essere facilmente smarriti o rubati.
  • Verificare periodicamente gli estratti conto e controllare regolarmente i movimenti sul proprio conto corrente per individuare eventuali operazioni sospette.
  • Segnalare immediatamente le frodi, in caso di prelievi non autorizzati, contattare immediatamente la banca per bloccare la carta e aprire una contestazione.
  • Utilizzare servizi di notifica per le transazioni in modo da essere avvisati immediatamente in caso di movimenti sospetti.

La sentenza della Cassazione rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei diritti dei consumatori. Tuttavia, è fondamentale che i consumatori siano consapevoli dei propri diritti e adottino tutte le precauzioni necessarie per proteggere i propri dati, rivolgendosi ad un legale per far valere le proprie ragioni.

Allo stesso tempo, le banche devono investire in sistemi di sicurezza sempre più efficienti per garantire la protezione dei fondi dei propri clienti.