Pillole da vacanza: come funziona l’assistenza sanitaria in viaggio
Un cittadino italiano che si reca all’estero, nei paesi UE, se deve ricorrere alle strutture mediche, ha gli stessi diritti dei residenti, l’importante è portare con sé la Tessera europea di assicurazione malattia (Team) che consente di semplificare le procedure di pagamento e di rimborso.
Prima di partire quindi, Tessera europea di assicurazione malattia, non va mai dimenticata questa preziosa e gratuita tesserina.
In effetti la Team non è altro che il lato B della tessera sanitaria che va consegnata in farmacia, negli ambulatori o negli ospedali quando si comprano medicinali o si effettuano le visite per poter poi portare in detrazione le spese sanitarie, oltre confine – dal 2004 – dà invece diritto all’assistenza sanitaria pubblica durante i soggiorni temporanei nei 28 Paesi dell’Unione Europea e in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera alle stesse condizioni
Ci sono comunque dei costi accessori da sostenere.
Infatti l’assistenza della tessera rispecchia il sistema sanitario del Paese dove ci si trova, ma alcuni servizi, gratuiti in Italia, potrebbero non esserlo in un altro Stato.
Per esempio in Svizzera, l’assistenza sanitaria è in forma indiretta.
Viene richiesto il pagamento immediato delle prestazioni, successivamente il rimborso potrà essere richiesto alla propria Asl solo al rientro in Italia.
Non esiste, tuttavia, un elenco delle cure sanitarie coperte dalla tessera visto che si tratta di un’assistenza non programmata, ed è il medico a stabilirlo.
Sul fronte della Tessera europea di assicurazione l’incognita è, quindi, quella del pagamento del ticket.
Bisogna quindi, prima di rivolgersi a un medico o a un ospedale, assicurarsi che siano strutture pubbliche o convenzionate con il servizio sanitario pubblico. Se, infatti, si viene curati come pazienti privati si potrà ricevere solo un rimborso parziale, cioè fino al massimale previsto nel proprio Paese.
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