SOVRAINDEBITAMENTO “LIQUIDAZIONE” APPROVATA: MANDICO&Partners è un azione sociale
La liquidazione del patrimonio omologata, riguarda la sig.ra X, la quale si è trovata nell’impossibilità ad adempiere le obbligazioni assunte, in quanto la stessa percepisce uno stipendio di euro 1.482,00 circa, di cui una quota mensile 8di euro 274,00) è trattenuta dal datore di lavoro per la corresponsione mensile della rata per la cessione volontaria del quinto dello stipendio e la restante parte (circa euro 1.208,00) è destinata al pagamento del canone di locazione ( euro 606,00) ed alle spese del viver quotidiano per lei e per il fratello convivente e senza reddito. In più, le spese per vivere sono lievitate all’importo di euro 1.164,00 in seguito alla morte della madre della sig.ra X, con lei convivente, dal momento che la defunta pagava il canone di locazione dell’abitazione. Da precisare che l’unico immobile di proprietà della sig.ra X è stato venduto in sede esecutiva e quindi non vi sono altre abitazioni dove ella potrebbe vivere. I creditori risultano essere i seguenti:
- Che Banca spa: il credito di Che Banca nasce dalla stipula del contratto di mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale. La banca ha iscritto ipoteca volontaria sull’immobile. Il debito residuo è pari ad euro 93.948,87. L’immobile, dopo vari esperimenti di vendita all’asta, è stato aggiudicato per l’importo di euro 82.900,00
- Agenzia delle Entrate: credito pari euro 22.719,72
- Sogert: euro 130,33
- Comune di Cellole: euro 902,00
- Condominio: euro 12.651,01
- Unicredit: euro 16.917,95 per contratto di finanziamento
Totale: € 147.269,88
La proposta di liquidazione del patrimonio consta di un attivo messo a disposizione dei creditori derivante dalla vendita all’asta dell’immobile di proprietà della sig.ra X, per l’importo di euro 82.900,00, il cui piano di riparto non è ancora stato effettuato dal professionista delegato, così come non sono state comunicate le spese di procedura esecutiva, al fine di includere nella procedura di liquidazione anche l’attivo derivante dal ricavato della vendita che formerà oggetto del programma di liquidazione, che sarà in ogni caso redatto e previsto dal liquidatore nominato dal Giudice. In particolare, è stata predisposta la seguente proposta:
- pagamento in prededuzione dei professionisti della procedura esecutiva immobiliare e le relative spese di procedura, nella misura del 100% alla emissione del riparto. Tali somme saranno pagate con il patrimonio messo a disposizione dalla vendita all’asta dell’immobile
- pagamento in prededuzione dei professionisti della procedura di liquidazione nella misura del 50% dei crediti vantati nei primi 12 mesi dal decreto
- a decorrere dal 13’ mese, saranno pagati tutti gli altri creditori in 36 mesi. Il credito di Agenzia Riscossione e Comune di Cellole, di grado privilegiato, saranno pagati nella misura del 23%, mentre i creditori chirografari saranno pagati in una percentuale del 10% rispetto ai crediti iniziali
- il creditore Che banca per la parte residua del credito non soddisfatto con il ricavato della vendita, viene degradato al grado chirografo non potendo il creditore avere soddisfazione ulteriore sul bene ipotecato che è stato venduto attraverso la procedura esecutiva di cui sopra
- 36 rate mensili di euro 148,65 con le quali sarà pagata Agenzia Entrate Riscossione
- 36 rate di euro 168,46 a disposizione di tutti i creditori chirografi per una percentuale di soddisfazione del 10%
Infine, visto che la realizzazione del piano di liquidazione presuppone la piena disponibilità dello stipendio della sig.ra X, si chiedeva ed otteneva dal Giudice Delegato, di disporre la sospensione delle azioni esecutive nonché la cessione del quinto dello stipendio a favore di Unicredit ed il pignoramento presso terzi a favore della Sogert e Agenzia Entrate Riscossione.