Per gli italiani le istituzioni dovrebbero fare di più per i diritti degli animali, gli intervistati indicano con chiarezza che la società italiana considera sempre più gli animali d’affezione come soggetti di diritto, con il 17,3 per cento viene evidenziata la richiesta di una maggior ” tutela degli animali”. 58 sono stati i disegni di legge presentati sul tema ma nessuno è stato approvato. Le proposte sono venute da ogni schieramento politico e sono state, nella legislatura 2013-2018, 36 in più rispetto al quinquennio precedente.
Sono 60 milioni 400 mila gli animali nelle case italiane, con un aumento di circa 500 mila rispetto allo scorso anno, tra i quali 7 milioni di cani, collocando l’Italia appena dietro a Stati Uniti e Polonia (70 per cento), che guidano la classifica.
Tra le indicazioni importanti del rapporto anche l’aumento delle strutture turistiche che accolgono gli animali. Tra le richieste fatte alla politica c’è infatti di disciplinare in maniera più precisa l’accesso di cani, soprattutto, nei luoghi pubblici e nei posti di lavoro. Al momento il divieto è a discrezione dell’esercente.
Le priorità su cui concentrarsi per la tutela degli animali d’affezione sono la realizzazione di un’anagrafe nazionale canina e felina; la riduzione dell’aliquota Iva sulle spese per il mantenimento dei pet (al momento è del 22 per cento, fra le più alte in Europa); l’inserimento degli animali d’affezione nello stato di famiglia del proprietario; l’inclusione nel Censimento generale della popolazione italiana; l’introduzione nella Costituzione del principio della tutela degli animali e infine, come si accennava, la diffusione di una disciplina uniforme per l’accesso sui mezzi di trasporto e nei luoghi pubblici a livello nazionale.
Ma quali sono al momento, i doveri del proprietario o del detentore di un animale tenuto per compagnia?
Bisogna conoscerli perché questo consenta di evitare le conseguenze del loro mancato rispetto, noi ne forniamo alcune in questo post.
Norme e principi di riferimento
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 28 febbraio 2003, Recepimento dell’Accordo Stato-Regioni recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy ha stabilito il principio in base al quale chiunque conviva con un animale da compagnia o abbia accettato di occuparsene è responsabile della sua salute e del suo benessere e deve provvedere alla sua sistemazione e fornirgli adeguate cure ed attenzione, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici secondo l’età, il sesso, la specie e la razza.
L’Ordinanza del Ministero della Salute 6 agosto 2013 (rinnovata nel 2017 e quindi ancora vigente), concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, ha imposto le misure che il proprietario e il detentore di un cane devono adottare ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose.
Inoltre, la normativa nazionale e regionale per la prevenzione del randagismo richiede obbligatoriamente l’iscrizione in anagrafe degli animali d’affezione, in conformità alle disposizioni adottate dalle singole Regioni, per tutti i cani e anche per i gatti e i furetti, per i quali si richiede il passaporto europeo.
In base alle norme e ai principi sopra ricordati, si possono riassumere i doveri del proprietario o detentore di un animale come segue:
- Rendere disponibili cibo e acqua in quantità sufficiente e in modo adeguato, tenendo conto delle caratteristiche di specie, età e stato di salute di ogni animale;
- Assicurare le necessarie cure sanitarie e un idoneo livello di benessere fisico e rispetto delle caratteristiche etologiche (concetto complicato da spiegare in poche righe, poi approfondiremo);
- Consentire un adeguato esercizio fisico;
- Prendere ogni possibile precauzione per impedire la fuga.
- Garantire la tutela di terzi da aggressioni;
- Assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora degli animali;
I doveri specifici di chi ha un cane
Per i proprietari dei cani, l’Ordinanza ministeriale sopracitata stabilisce l’obbligo di:
- Utilizzare sempre il guinzaglio;
- Portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle
- Autorità competenti;
- Affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
- Assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive;
- Raccoglierne le feci (nel caso conduca il cane in ambito urbano), e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse.
La conoscenza, quando si possiede o si detiene un animale, dei propri diritti e dei propri doveri, è importante per garantire la tutela dell’animale stesso, ma anche di tutto quello dove l’animale si trova, per eventuali danni a cose e a persone, saranno responsabili non solo i proprietari ma anche i detentori dell’animale in quel momento.