Manipolazione Euribor: legittima la restituzione degli interessi

La Corte di Cassazione, con ordinanza n.34889 del 13/12/2023, emessa dalla terza Sezione Civile, ha dichiarato la nullità del tasso di interesse determinato facendo riferimento al tasso Euribormanipolato tra il 29/09/2005 e il 30/05/2008, per effetto di un cartello bancario tra otto delle principali Banche Europee – in violazione della normativa antitrust italiana ed europea.

Pertanto, tutti coloro che hanno stipulato un contratto di mutuo/finanziamento/leasing/prestito/derivato tra il 1/01/1990 e il 30/06/2007 ancora in essere oppure estinto non più di 10 anni fa, possono agire – con una causa collettiva e/o singola – al fine di ottenere il ricalcolo degli interessi non dovuti con conseguente restituzione delle somme.

 

Sul punto, con sentenza n. 41/2024 si è espressa la Corte d’Appello di Cagliari sez. dist. Sassari, 18 gennaio 2024, Pres. Spanu, Rel. Caleffi, la quale ha ribadito che “La nullità del tasso Euribor nel periodo settembre 2005 – maggio 2008 per violazione dell’art. 101 TFUE e dell’art. 2 legge antitrust è invece invocabile da parte del cliente di un finanziamento bancario indicizzato sull’Euribor, legittimato ad ottenere il ripristino delle condizioni legali anche se il soggetto mutuante (la Banca) non abbia preso parte all’intesa vietata.

Nello specifico, il tasso di interesse deve essere sostituito dal tasso di interesse vigente nel periodo 29/09/2005 a 30/05/2008. La sostituzione del tasso, inoltre, deve essere integrale e non solo relativa al tasso Euribor, posto che, seppure il tasso Euribor rappresenti la quota variabile cui si aggiunge una quota fissa, il tasso contrattuale non è frazionabile arbitrariamente dall’interprete salvando la quota fissa, determinata anche in ragione della quota variabile; pertanto, il tasso va sostituito nella sua interezza.

 

LEGGI LE FAQ

  1. Domanda: “quali tipo di mutuo è possibile ricalcolare?”

Risposta: “tutti i mutui a tasso variabile indicizzati con i tassi Euribor che siano stati stipulati prima del 30/6/2007 e che non siano stati estinti più di 10 anni fa”;

 

  1. Domanda: “è possibile ricalcolare anche altri contratti?”

Risposta: “sì anche quelli di leasing, i derivati finanziari, i finanziamenti e gli affidamenti in c/c purché tutti siano a tasso variabile indicizzati con i tassi Euribor”;

 

  1. Domanda: “la causa è possibile solo verso alcune banche?”

Risposta: “no, è possibile citare ogni banca che abbia stipulato contratti indicizzati con i tassi Euribor, anche se non ha partecipato alla manipolazione e se non è stata sanzionata dall’Autorità Antitrust”;

 

  1. Domanda: “quanto è possibile recuperare?”

Risposta: “come appurato nelle cause già svolte per un mutuo di 100.000,00  euro stipulato a gennaio 2005 e con durata 15 anni è possibile recuperare mediamente euro 7000,00 per cui se il vs. mutuo è di euro 150.000,00 si potranno recuperare euro 10.500,00 circa”;

 

  1. Domanda: “per recuperare queste somme bisogna necessariamente fare causa alla banca?”

Risposta: “assolutamente sì perché altrimenti nessuna somma Vi sarà corrisposta come già successo per l’anatocismo dove tutt’ora le banche affermano che sia legittimo”;

 

  1. Domanda: “una volta inviati allo Studio i documenti cosa dobbiamo fare?”

Risposta: “non dovete fare nulla, sarete ricontattati in brevissimo tempo dagli avvocati, i quali Vi diranno se si possono recuperare somme e se sia consigliabile agire in giudizio”;

 

  1. Domanda: “se è possibile agire in giudizio cosa dobbiamo fare?”

Risposta: “dovete immediatamente inviare alla banca la lettera o pec, che sarà redatta dagli avvocati senza alcun costo aggiuntivo, per l’interruzione della prescrizione; dovrete anche conferire agli avvocati ed ai commercialisti l’incarico per fare la perizia e per assistervi nella causa”;

 

  1. Domanda: “quanto costa fare causa alla banca?”

Risposta: “nel caso in cui il vs. contratto sia di valore iniziale inferiore ad euro 500.000,00 verranno fatte cause collettive con un costo indicati spese vive comprese di circa euro 400,64; nel caso di contratti superiori ad euro 500.000,00 sarà dovuto un unico acconto di euro 1200,00 + iva e cassa, oltre alle spese vive di iscrizione a ruolo e di mediazione ed alle spese peritali ”;

 

  1. Domanda: “come saremo informati dell’andamento della causa?”

Risposta: “mediante una mail degli avvocati e mediante l’area Clienti del sito www.sorgentone.com nel quale inserendo nome utente e password potrete vedere le attività svolte e da svolgere e potrete scaricare tutti i documenti di parte e di controparte in formato pdf”.

Avv. Stefania Sorrentino

 

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