L’INFEDELTÀ FINANZIARIA: QUANDO SI TRADISCE CON IL DENARO
Così, come tutte le cose che accadono per caso, un giorno scopri che il tuo compagno non ti ha detto che ha ricevuto un aumento dello stipendio, oppure, nonostante tu fossi preoccupato per le spese da sostenere, abbia voluto per forza cambiare la macchina, dicendo che non c’erano problemi, che aveva fatto un prestito ad un buon tasso, ma poi scopri che invece aveva rinegoziato il mutuo in cambio di una liquidità, mentendo anche sul prezzo dell’auto nuova.
Ancora peggio, quando ti ha detto che quegli avvisi dell’ente di riscossione delle tasse, erano frutto di un errore, che il ragioniere aveva già risolto, invece erano diventate cartelle esattoriali e adesso forse anche un atto di riscossione forzato.
In poche parole, ti ha mentito sui soldi. Lo hai scoperto e ora gridi al tradimento.
Si chiama infedeltà finanziaria ed è tra le principali cause di separazione e divorzio, dall’Italia agli Stati Uniti. Agli americani è nota anche come Credit Card Infidelity, perché spesso i traditori usano carte segrete.
Ma fino a che punto si ha il diritto di spendere i propri soldi? Cioè qual è il confine tra la libertà e inizia l’infedeltà finanziaria?
La linea di confine è definita da un’azione che si commette per nascondere certe spese o degli incassi ed è proprio qui che si inizia a mentire.
L’infedeltà finanziaria può essere causa di crisi nella coppia, fino alla rottura o di sovraindebitamento familiare.
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