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Italia zona rossa: cosa si può fare e come

Quali sono le motivate ragioni per potersi muovere. 
Ci si muoverà solo per comprovate ragioni lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute. La polizia potrà fermare i cittadini e chiedere loro perché si stiano spostando. Servono un certificato medico se si tratta di esigenze sanitarie o un documento che provi l’esigenza lavorativa o aver compilato la dichiarazione contenuta nel DPCM del 8 marzo 2020.

Cosa deve fare chi è malato?
Devono restare a casa e limitare i contatti sociali i «soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C)». Necessario contattare il medico curante. Divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena o risultati positivi al virus.

Cosa rischia chi viola la norma?
Chi non rispetta i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il coronavirus può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino a 206 euro di ammenda.

Cosa è chiuso?
Sono sospese tutte le manifestazioni organizzate, gli eventi in luogo pubblico o privato, in tutta Italia, non solo nella zona rossa, di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico. Chiusi dunque cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati.

Le scuole, di ogni ordine e grado, saranno chiuse fino al 3 aprile 2020.

Cosa succede a bar e ristoranti?
Bar e ristoranti potranno svolgere le attività dalle 6 alle 18 «con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Quest’ultima regola vale anche nel resto d’Italia. Se questa disposizione non viene rispettata scatta la sanzione della sospensione dell’attività.

Funzionano i mezzi pubblici?
Sì e non ci sono interdizioni se non quella della distanza fra i passeggeri.

Matrimoni o funerali?
Non si fanno, sono cerimonie pubbliche.

Il supermercato è aperto?
I centri commerciali di medie e grandi dimensioni sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Nei giorni feriali deve essere garantita la distanza di un metro fra le persone, pena la chiusura. Gli ingressi sono contingentati in alcuni supermercati: solo  un limitato numero di persone per volta e gli altri in attesa fuori.

La farmacia è aperta?
Farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari sono aperti, ma devono garantire la distanza fra i clienti.

Posso fare sport?
Sono chiusi tutti gli impianti sciistici per evitare assembramenti di persone alla partenza o all’arrivo delle piste. Sono ammesse lo sport di base e le attività motorie in genere svolte all’aperto a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Chiuse piscine, palestre e centri benessere.

Quali le tutele dei lavoratori?
Il decreto raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di anticipare, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario o di ferie, salvo i casi di smart working.

Anche chi ha i requisiti per chiedere il congedo parentale, al massimo prende fino al 30%. Si perde una parte dello stipendio se si chiede e ottiene, anche solo per il periodo di emergenza, un orario ridotto o il part-time. La busta paga non sarà toccata se ci si mette in ferie. Le maggiori difficoltà sono per gli addetti all’industria e per quei lavori che non possono essere fatti a distanza.

DPCM zona rossa e certificazione.

dpcm-9-marzo-2020